Tra le tecnologie più sorprendenti messe a punto da Dom Terry AgriSolutions, una menzione speciale merita WATER SUPPLY BIOTECH, una soluzione brevettata a livello internazionale, selezionata, tra i 30 progetti finalisti più innovativi a livello mondiale in occasione del Seeds&Chips 2018.
Nell’edizione del 2018, il cuore della convention milanese è stato dedicato a una delle sfide più grandi che il mondo è chiamato ad affrontare: l’emergenza dell’acqua.
Il focus Water First!, al quale hanno partecipato start up, aziende, università, centri di ricerca e innovatori da tutto il mondo, ha portato a selezionare progetti, innovazioni e soluzioni in materia di utilizzo consapevole e sostenibile dell’acqua, consacrando la sfida più grande che il mondo si troverà ad affrontare nei prossimi anni.
La soluzione ideata da Dom Terry AgriSolutions consente di perseguire un’agricoltura altamente sostenibile attraverso un uso più efficiente e responsabile delle risorse idriche.
WATER SUPPLY BIOTECH rappresenta una vera e propria tecnologia, costituita da formulati per applicazioni al suolo, specifici per l’agricoltura biologica ed ecosostenibile, e da formulati per applicazioni fogliari, in grado di ridurre l’evapotraspirazione delle piante, proteggendole, al contempo, dall’eccessiva esposizione solare e dalle alte temperature.
Le diverse formulazioni di WATER SUPPLY BIOTECH sono realizzate con materie prime di elevata purezza e di food grade (oligosaccaridi, polisaccaridi etc.).
In particolare, Water Supply Biotech permette di:
- Catturare, attraverso polimeri naturali, l’acqua dall’umidità della notte (altissima nelle zone aride/desertiche) o dall’irrigazione, e di trattenerla vicino alle radici insieme ai nutrienti;
- Nutrire la pianta, risparmiando fino al 70% di acqua;
- Evitare la perdita di nutrienti, l’evaporazione dell’acqua e l’impiego di acrilati;
- Ridurre i quantitativi impiegati delle Unità Fertilizzanti;
- Ridurre gli apporti azotati di urea nel suolo e, conseguentemente, ridurre gli effetti negativi, quali: la richiesta di alti volumi di acqua, volatizzazione dell’ammoniaca nell’atmosfera, accumulo di nitrati nelle derrate alimentari e lisciviazione degli stessi verso le falde acquifere.